La verità sui migranti

Da quando i migranti sono arrivati in Italia e questa cosa è diventata un fenomeno, insieme ad esso sono nate e sono state create tante “fake news”.
Anche in campagna elettorale molti politici promettono molte cose riguardanti i migranti, ma quali sono le verità?

Eccole…:

Prendono 35 euro al giorno: FALSO

i 35 euro giornalieri che servono per «mantenerli» arrivano da fondi europei che non potrebbero essere utilizzati diversamente. Quei soldi vengono spesi al 95% per pagare operatori, loco, cose, derrate alimentari. Dai 35 euro, che sono in realtà 34, bisogna togliere i 2,50 euro che costituiscono il “pocket money”,che vengono consegnati ai migranti direttamente, il restante dell’ammontare serve all’ossociazione per pagare personale specializzato come dottori, insegnanti di italiano,mediatore culturale e psicologo».

Vengono tutti in Italia, siamo invasi : FALSO

In realtà, la maggior parte dei migranti non si “imbarcano” per l’Europa. Degli oltre 65  milioni  di persone costrette alla fuga nel 2015, l’ 86% è rimasto nelle aree più povere del mondo: il 39% in Medio Oriente e Nord Africa, 29% in Africa, 14% in Asia e Pacifico, 12% nelle Americhe, solo il 6% in Europa. In Italia si trovano 118.000 rifugiati (owero 1,9 ogni 1000 italiani) e 60.000 richiedenti asilo.

Sono pericolosi, sono aumentati i reati : FALSO

In realtà, sono più vulnerabili che pericolosi. Studi internazionali negano una corrispondenza diretta tra l’aumento della popolazione immigrata e le denunce per reati penali. Se sono molti i detenuti stranieri nelle carceri italiane {34%}, è dovuto a fattori precisi. Per esempio, a parità di reato gli stranieri sono sottoposti a misure di carcerazione preventiva, essendo loro senza fissa dimora, o soggetti a controlli molto più spesso degli italiani.

Ci portano via il lavoro: FALSO

Non è vero che gli immigrati rubano il lavoro agli italiani. Laddove calano gli occupati italiani non aumentano i lavoratori stranieri. Per esempio, gli occupati italiani nel corso della crisi sono diminuiti nell’industria, nel commercio, nella pubblica amministrazione, nell’istruzione e nella sanità.
Gli occupati stranierisono aumentati nei servizi alle famiglie, negli alberghi e nella ristorazione, cioè in settori totalmente diversi.
In agricoltura calano gli italiani e aumentano gli stranieri, ma i primi calano tra i lavoratori autonomi e i secondi crescono tra i braccianti.
In sintesi, non sono quindi gli immigrati la causa della perdita di occupazione degli italiani o della loro difficoltà a trovare lavoro. Inoltre, per legge non possono lavorare né ricevere uno stipendio (possono farlo solo due mesi dopo aver ricevuto il primo permesso). Una circolare del ministero dell’Interno consente ai migranti di svolgere lavori socialmente utili ma solo in qualità di volontari.

Tutti con cellulari di ultima generazione, allora che vengono a fare qui?

I migranti e rifugiati percorrono rotte pericolose e lunghissime: a volte lasciano dietro di sé parenti, altre volte attraversano mari e deserti per raggiungere qualcuno che li aspetta in Europa. Il cellulare è quindi indispensabile per comunicare con la famiglia.
Non solo: grazie allo
smartphone, i migranti scambiano informazioni “di servizio” legate al viaggio e ai possibili rischi.
Q
uando arrivano sul nostro territorio non hanno niente, neanche il cellulare, ed è proprio il primo acquisto che cercano di fare con il risparmio del pocket money, come immaginabile è indispensabile per far avere proprie notizie alla famiglia di origine che sono arrivati vivi.

Concludiamo con una citazione di Albert Einstein:

“lo appartengo allunica razza che conosco, quella umana”

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